Batteri lattici per insilamento foraggi: la preparazione per la primavera
Presto bisognerà valutare la preparazione dei cantieri per lo stoccaggio degli insilati primaverili.
Loiessa, triticale, orzo, segale, talvolta erba medica, frumento: la scelta è stata fatta per tempo, in base all'utilizzo principale che ne seguirà.
La stessa cura posta nelle scelte colturali andrà rivolta al metodo di conservazione più idoneo; come è vero che un buon insilato arriva in pancia all'animale (o al digestore) grazie al rispetto di corrette tecniche di stoccaggio, un ottimo insilato avrà goduto di un trattamento a base di batteri lattici per insilamento foraggi.
Cima Breeding ne è convinta fin dagli albori della sua attività in agricoltura e zootecnia. E da allora stabilisce partnership commerciali sempre e solo con aziende di primaria importanza nel settore.
Questi rapporti tecnico-commerciali privilegiati fanno sì che a ciascuna coltura insilata il servizio Cima Breeding faccia corrispondere un adeguato prodotto a base di batteri lattici per insilamento foraggi, in modo da far conseguire all'agricoltore i migliori risultati.
Si tratta quindi di scegliere batteri lattici per insilamento foraggi basandosi sulla qualità delle fermentazioni necessarie, dividendo tra le miscele di ceppi idonee a insilati per utilizzo alimentare da quelle destinate al caricamento dei digestori per biogas.
A ciascuna categoria corrisponde infatti un diverso mix di ceppi di batteri lattici per insilamento foraggi, così come per ogni tipologia di foraggio trinciato a seconda delle specifiche caratteristiche nutrizionali di base.
Un consiglio per gli acquisti? Interessarsi per tempo!