Alimentazione: latte in polvere per vitelli, un piano nutrizionale organizzato e costante
Si è detto in un post precedente che di fronte a una falsa soluzione di risparmio, applicata utilizzando nell’allattamento latte materno di scarto in luogo di un buon latte in polvere per vitelli, l’allevatore riesca a eliminare un costo aggiuntivo.
Abbiamo accennato però al pericolo che questa pratica comporta: qui definiamo meglio. Il latte materno non vendibile alla latteria a causa della non rispondenza ai parametri qualitativi richiesti, per i vitelli può essere paragonato a una sorta di veleno.
Spesso il latte munto, giudicato non idoneo alla caseificazione o al confezionamento, contiene cariche batteriche o residui farmacologici (nel caso la madre sia in cura) che pur diluiti con una parte di latte “buono” possono favorire l’insorgenza di malattie. Alla peggio, possono provocare accumuli di sostanze medicinali all’interno dell’apparato digerente, gio vane e ancora in costituzione, tanto da favorire, nel passaggio generazionale, resistenze ai trattamenti successivi.
Il latte in polvere per vitelli è indenne da tutto ciò.
Inoltre, se quanto detto non fosse abbastanza, l’alimentazione con latte in polvere per vitelli consente l’applicazione di un piano nutrizionale organizzato e costante, non dipendente dalla disponibilità di latte materno.
Una volta eseguita la corretta scelta di un ottimo latte in polvere per vitelli, e Cima Breeding presenta in catalogo una selezione dei migliori prodotti disponibili sul mercato, per l’allevatore è sufficiente ascoltare e applicare i suggerimenti del servizio tecnico che correda sempre l’attività delle aziende più organizzate.
Rimane da dire che la valutazione di un latte in polvere per vitelli idoneo per le esigenze degli animali in svezzamento non deve basarsi unicamente su un semplice prezzo di acquisto, ma deve prevedere un confronto serio tra i parametri nutrizionali e integrativi offerti dalle varie case attive sul mercato.