L’estate 2017 verrà ricordata per le temperature totalmente fuori controllo, e per la penuria d’acqua, con precipitazioni atmosferiche ridotte a qualche sporadico temporale che, come spesso accade, provoca più danno che beneficio. Messi in trincea gli insilati di primo raccolto, trattandoli con i migliori lactobacilli per insilamento foraggi, viene il momento di preparare le scelte agronomiche per le coltivazioni di seconda semina. Nella rotazione colturale efficiente, le piante di secondo raccolto raggiungeranno la maturazione desiderata entro la fine dell’estate. Costituiranno quindi la produzione che ha maggiormente risentito degli stress da caldo e idrici. Trattare con lactobacilli per insilamento foraggi in grado di contrastare le disfunzioni fermentative provocate da piante non in perfetta forma sarà pertanto una scelta obbligata. Per questo ci sentiamo di ribadire quanto ormai la scienza ha confermato da tempo: la migliore tecnica di insilamento, quindi l’osservazione dei parametri fondamentali: umidità di raccolta, lunghezza di trinciatura, rapido caricamento del silo, compressione e copertura in tempi ristretti, non sono più sufficienti a garantire la qualità in corsia di alimentazione o nel fermentatore per biogas. Serve assolutamente trattare. I lactobacilli per insilamento foraggi non sono un costo, ma un investimento. Investire nei migliori lactobacilli per insilamento foraggi è una scelta di mercato tutto sommato semplice. Basta rivolgersi alle aziende giuste, quelle con esperienza almeno trentennale in materia.