Scuole di pensiero circa il trattamento dei foraggi trinciati ed insilati
Ci sono due scuole di pensiero riguardo al trattamento dei foraggi trinciati e insilati.
La prima, forse più pratica ma spesso discutibile nei risultati, prevede l’utilizzo di acidificanti di origine chimica che agiscono in modo indiscriminato su tutti i processi fermentativi. Abbassando il pH in modo innaturale, questi prodotti ottengono di fatto il risultato di stabilizzare il prodotto trattato fino al suo inserimento in alimentazione, quando, nuovamente a contatto con l’aria, i batteri naturalmente presenti riprendono la loro attività di trasformazione dei nutrienti rendendo il tutto piuttosto instabile.
La seconda è la grande scuola dei lactobacilli per insilati, forse più complessa per la miriade di possibilità offerte dalla natura, ma da molto tempo certificata come la migliore, e in grado di consegnare all’alimentazione degli animali foraggi stabili e ricchi di proprietà nutritive.
I lactobacilli per insilati lavorano sulle flore naturalmente presenti nelle piante trinciate, rafforzando le colonie benefiche e tamponando i microorganismi indesiderati, tipicamente lieviti e muffe.
Lunghi studi e sperimentazioni, in corso ormai dalla seconda metà del ‘900, hanno consegnato alle pratiche agricole odierne miscele di lactobacilli per insilati selezionate specificatamente sulle varie tipologie di foraggi.
Trattare gli alimenti trinciati con la tipologia corretta consente di ottenere questi risultati:
• maggiore tenore di acido lattico (stabilizza e conserva)
• adeguato tenore di acido acetico (utile se in misura adeguata)
• riduzione - o meglio assenza - di acido butirrico e propionico (dannosi)
• riduzione delle perdite da fermentazioni indesiderate
• stabilità in corsia di alimentazione (l’unifeed non “scalda”)
Da ricordare: indipendentemente dalla scuola scelta, acidificanti artificiali e lactobacilli per insilati non sostituiscono le buone pratiche di insilamento; non vanno visti quindi come comodi sostituti di cattive abitudini pratiche.