Regole fondamentali per l'utilizzo dei lactobacilli nell'insilamento foraggi
Il corretto utilizzo dei lactobacilli per insilamento foraggi passa necessariamente da una serie di regole ben precise.
Prima di tutto, rispettare con precisione il giusto momento per il taglio. Questo viene valutato considerando la sostanza secca in campo, a pianta viva, così da stoccare il foraggio con i corretti tenori di umidità.
La tempistica di trattamento segue diverse metodiche. Foraggi da trinciatura e accumulo immediato, come il silomais, vengono trattati con maggior successo durante le operazioni di raccolto. L’aggiunta di lactobacilli per insilamento foraggi contemporaneamente alla trinciatura assicura una migliore distribuzione del prodotto all’interno della massa insilata.
La misura di taglio va stabilita in accordo con il contoterzista, e deve essere valutata insieme all’alimentarista aziendale in modo da garantire agli animali la somministrazione di un foraggio appetibile e digeribile. La misura decisa inciderà anche sulla possibilità di comprimere adeguatamente la massa insilata, fattore che incide pesantemente sul funzionamento dei lactobacilli per insilamento foraggi, che, come noto, lavorano meglio in condizioni di anaerobiosi.
Altra regola fondamentale è la rapida copertura del silo con teli e altri sistemi di sigillatura. Un insilato esposto all’aria per troppo tempo dà luogo a fenomeni fermentativi indesiderati, oltre a compromettere l’avvio delle attività benefiche dei lactobacilli per insilamento foraggi rendendone progressivamente meno interessante l’adozione nei piani di investimento aziendali.
Da ultimo, rispettare sempre i tempi minimi di apertura del silo. I prodotti più efficaci, per i quali sono state fatte ripetute prove di campo, riportano sulle note tecniche quale può essere, rispettando le condizioni suesposte, il tempo di azione dei lactobacilli per insilamento foraggi; questo consente pure di scegliere il prodotto più indicato per i propri piani di approvvigionamento aziendale.